Colori secondari . Fin da piccoli ci viene insegnato che esiste una differenza fra colori primari e colori secondari. La differenza e la distinzione fra questi colori è in realtà molto semplice e basilare: prendono il nome di colori primari quelli che non è possibile ottenere da altri colori, e di secondari quelli che invece risultano dall’unione di altri colori. Oltre ad essi esistono anche le tonalità neutre che sono quelle del bianco, nero, e del grigio che deriva dai primi due.
I colori secondari, quindi, possono essere ottenuti mischiando in certe quantità i colori primari: ovviamente, va da sé, è sempre possibile anche acquistarli direttamente in una coloreria ma sappiate che ognuno di essi può comunque essere semplicemente ottenuto mischiando in diverse quantità i colori primari. Per sapere quali tonalità mischiare per ottenere di volta in volta i colori secondari, si può semplicemente fare riferimento alla tabella dei colori che è stata inventata da un pittore svizzero, Johannes Itten, che ha elaborato un disco cromatico il quale ordina tutti i colori primari e quelli secondari fornendo una precisa guida che consente di ottenere tutte le tonalità secondarie.
I colori secondari, come si studia a scuola, possono essere distinti in colori caldi ed in colori freddi a seconda dei c.d. gradi Kelvin. I colori caldi sono quelli che ricordano le tonalità del rosso, arancio, giallo, mentre quelli freddi ricordano le tonalità del verde, del blu, dell’azzurro. I colori secondari sono ottenuti mischiando quelli primari in quantità uguali e sono il verde, il viola, l’arancio. Se si mischiano i colori primari senza rispettare le quantità, si ottengono degli altri colori secondari che sono le varie sfumature del verde, dell’arancio e del viola, come il viola chiaro, il fucsia, l’arancio tendente al rosso e via dicendo.
La pittura ed i colori secondari
Come sappiamo, i colori hanno tutti un impatto su di noi. Anche se non ce ne rendiamo realmente conto, ogni colore ha una influenza sulla nostra psiche ed anche sul nostro stato d’animo. I colori secondari sono certamente fra i più usati in assoluto per realizzare, ad esempio, delle tinte per le pareti. Difficilmente si usano colori primari, che sono estremamente accesi e forti, per dipingere le pareti di una camera. Alcuni colori ad esempio sono considerati particolarmente rilassanti, stimolano una sensazione di pace e di benessere e di tranquillità e sono particolarmente indicati in alcune zone della casa (come per esempio la camera da letto o il soggiorno), altri sono più accesi, stimolano l’appetito (come per esempio l’arancione che non a caso viene spesso e volentieri utilizzato in cucina) altri stimolano invece la concentrazione e l’energia. La psicologia del colore è quindi di fondamentale importanza quando si vuole decidere – ad esempio – di imbiancare la casa, e i colori secondari perfetti allo scopo sono davvero tanti e possono essere utili per personalizzare la casa con un tocco di stile e di unicità. Ovviamente bisogna scegliere con cura anche la qualità delle idropitture, ad esempio assicurarsi che i pigmenti di colore che sono usati siano della massima purezza per una resa brillante e stabile nel tempo.
I colori secondari per dipingere la casa: come si scelgono?
Una delle questioni più importanti quando ci si appresta a dipingere la casa è dotarsi dei colori idonei tenendo conto sia dello stile della casa che dello spazio a disposizione e, non da ultimo, anche dell’effetto che si vuole ottenere. La tonalità scelta deve anche essere idonea ai gusti del cliente, ovviamente, ma deve anche adattarsi all’ambiente in generale. I colori scuri, ad esempio, non dovrebbero mai essere usati negli ambienti piccoli ed in generale vanno dosati con cura. Va di moda, ad esempio, dipingere di un colore scuro solamente una parete lasciando le altre di un colore chiaro a contrasto, per evitare di appesantire l’ambiente della stanza. Se la stanza ha dimensioni grandi e si vuole ottenere l’effetto ottico dell’abbassamento del soffitto, in questo caso scegliere un colore scuro può consentire di ottenere l’effetto desiderato. Nelle stanze piccole vanno evitati i colori cupi, che comunque non dovrebbero mai essere dominanti perché spengono la luminosità della stanza. L’uso dei colori caldi e chiari invece tende ad accendere la stanza e ad illuminarla e consente di creare un effetto ottico che la fa percepire più ampia rispetto a quella che è realmente.
Utilizzi tipici dei colori secondari
Come scegliere i migliori colori secondari per le varie zone della vostra casa? Facciamo qualche esempio pratico.
- I colori secondari in camera da letto. L’uso dei colori secondari in camera da letto consente una certa possibilità di personalizzazione. Il blu ad esempio è uno dei colori secondari più usati nella stanza da letto perché si tratta di una tonalità che favorisce e concilia il sonno e il rilassamento, quindi predispone al riposo. Nelle sue varie tonalità, che vanno da un azzurro chiaro ad un blu notte, permette di creare delle combinazioni stilistiche estremamente variegate a seconda dei propri desideri.
- I colori secondari in cucina. La cucina è una zona di convivialità e dove si sta assieme anche nella preparazione dei pasti. I colori tipici sono quelli che stimolano l’appetito, come ad esempio l’arancione e le sue tonalità che possono essere più opache e scure o molto brillanti. Anche colori come il terra bruciata e le varie sfumature del beige e dell’ocra sono colori abbastanza utilizzati quando si dipinge la cucina.
- I colori secondari in bagno. Il bagno è una zona di rilassamento e privacy ed i colori più usati in questo contesto sono in genere il verde chiaro, l’azzurro nelle sue sfumature, il grigio. Anche in questo caso si può abbondantemente spaziare tenendo conto delle proprie preferenze estetiche ed è possibile optare per un colore molto chiaro, che dia luce e che faccia percepire l’ambiente come più grande, o per uno più scuro che crea un’atmosfera meno luminosa.
- Colori secondari in salotto. In sala si può optare per le tonalità chiare del beige, dell’arancione se si vuole dare una sferzata di energia, o del rilassante viola che favorisce la concentrazione e che non è particolarmente aggressivo.